L’OSPEDALE – CASA DI RIPOSO “DELBARBA – MASELLI – DANDOLO”
PRESENTI IN ADRO DAL 1915
In data 13 aprile 1888, con suo testamento, Pietro Del Barba lasciava alla Congregazione di Carità di Adro capitali e immobili che possedeva in San Pancrazio (allora frazione di Adro) e che rappresentano il primo significativo contributo per l’erezione di un ospedale. Seguì il lascito testamentario datato 6 marzo 1893 di Alessandro Compagnoni. Ma l’intervento decisivo fu ad opera del conte Enrico Dandolo (1850-1904), allora presidente della Congregazione di Carità, che acquistò a sue spese il terreno su cui sorge l’attuale edificio. Ne iniziò subito la costruzione in collaborazione con lo zio Costantino Maselli, autore del progetto tecnico della parte centrale e dei due padiglioni laterali. Proseguì l’opera del conte Enrico, la madre contessa Ermellina Maselli Dandolo e ne giunse quasi a compimento nel 1908, data della sua morte. Lasciò alla Congregazione metà dei suoi possedimenti per il fabbisogno del futuro ospedale che poteva dirsi compiuto il 1° agosto 1909.Con Regio Decreto 31 agosto 1915 l’Opera Pia “Delbarba – Maselli -Dandolo” venne riconosciuta Ente Morale.
“Scopo dell’Ospedale è il ricovero e la cura gratuita degli infermi d’ambo i sessi affetti da malattie acute, poveri a sensi di legge e appartenenti per domicilio di soccorso al Comune di Adro e alla frazione San Pancrazio, dipendente dal comune di Erbusco”.
Ai costi si sarebbe provveduto con le rendite derivanti dai patrimoni rustici e urbani, capitali e scorte lasciate in eredità dai fondatori. Detto statuto prevedeva, tra l’altro, che il Parroco di Adro fosse membro di diritto del Consiglio dell’Ente. Con la legge 3 giugno 1937 n.847, che istituiva gli Enti Comunali di Assistenza (E.C.A.) l’Ente passava alle dipendenze del Podestà. Ma per insistenza dell’ing. GianCarlo Toscani, allora presidente dell’ ECA, l’Ospedale ebbe un’amministrazione autonoma (Regio Decreto 8 aprile 1939). Il Prefetto di Brescia, di conseguenza, con proprio decreto, lo classificò come “Infermeria Acuti”. La Legge 12 febbraio 1968 n.132, di riforma ospedaliera soppresse i piccoli ospedali e quindi anche quello di Adro. Di conseguenza, con l’adozione di un nuovo statuto in data 21 giugno 1972, l’Ente assume la denominazione di “Centro Sociale di Assistenza Aperta Delbarba – Maselli – Dandolo” e individua il suo scopo prevalente nell’assistenza morale e materiale delle persone anziane.
Nel corso dei decenni altri benefattori, anche se in forma minore, lasciarono denaro e beni immobili all’Ente. Tali donazioni funsero da supporto ai beni già esistenti ed utilizzati per poter modernizzare il fabbricato con vari interventi edilizi aumentandone progressivamente la capienza e trasformandolo in moderna e funzionale Casa di Riposo.
A far data dal 1 Marzo 2004, in applicazione alla Legge Regione Lombardia n.1/2003 con decreto Regionale n. 12681/2004, la RSA si è trasformata in Fondazione onlus . Lo Statuto della Fondazione venne approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 15 ottobre 2003 e modificato in vari articoli con Delibera dell’ 11 febbraio 2010.
Sono cambiati i tempi e le norme, ma è rimasta, nella continuità dell’opera, la testimonianza di una lunga tradizione di assistenza e beneficenza che la Fondazione continua a salvaguardare e tutelare, non solo per il suo valore economico, ma anche e soprattutto per la insostituibile funzione sociale e l’alto significato morale.
E’ l’ espressione di una comunità locale che in essa perpetua i valori di autentica carità voluti dai fondatori. Nei memoriali della Fondazione sarà sempre conservata grata memoria nei confronti della Fondatrice e dei benefattori che hanno reso possibile tutti i servizi erogati.
La R.S.A. è autorizzata al funzionamento con DIA N.017348 del 27/12/2007 ed è iscritta al Registro Regionale delle strutture accreditate n.1884 del 1/3/2004.